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1. Contesto normativo di riferimento

L’articolo 14-bis comma 2, lettera a) del decreto legislativo 7 marzo 2005 n.82 e s.m.i., (Codice dell’Amministrazione Digitale), stabilisce che tra le funzioni svolte dall’Agenzia per l’Italia Digitale, vi è l’emanazione di regole, standard e guide tecniche in materia di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, interoperabilità e cooperazione applicativa tra sistemi informatici pubblici e quelli dell’Unione europea.

Allo stesso articolo articolo 14-bis il comma 3 stabilisce che l’Agenzia per l’Italia Digitale contribuisce all’attuazione di iniziative volte all’attività di informatizzazione della normativa statale vigente, come previsto dall’articolo 3, comma 2 lettera b) del decreto legislativo 1 dicembre 2009, n. 177.

L’Agenzia per l’Italia Digitale nell’ambito delle proprie attività istituzionali in materia di informatizzazione delle normativa, ha contribuito alla realizzazione di “iniziative volte a facilitare la ricerca e la consultazione gratuita della normativa da parte dei cittadini” nonché “allo studio e applicazione […] di sistemi avanzati di trattamento informatico e marcatura” degli atti normativi nell’ambito del fondo istituito ai sensi dell’articolo 107 della legge 23 dicembre 2000, n. 388.

L’Agenzia per l’Italia Digitale detiene inoltre gli standard nazionali emanati con le Circolare 6 novembre 2001 n. AIPA/CR/35 recante “Assegnazione dei nomi uniformi ai documenti giuridici” e la Circolare 22 aprile 2002 n. AIPA/CR/40, recante “Formato per la rappresentazione elettronica dei provvedimenti normativi tramite il linguaggio di marcatura XML” e tutte le loro successive evoluzioni, noti nel loro complesso come “standard Normeinrete” e ne cura la documentazione esplicativa per la loro applicazione.

Tali standard sono adottati dallo Stato per la banca dati della normativa statale vigente “Normattiva”, dalla Corte Suprema di Cassazione, nonché dalle banche dati normative delle Assemblee legislative regionali.

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